Malasanità: quanto tempo si ha per richiedere un risarcimento? Scopri i termini di prescrizione
- studiolegalecarnev
- 18 set 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 28 mag

Quando una persona subisce un danno da errore medico o è vittima di malasanità, una delle domande più urgenti è: “Entro quanto tempo posso chiedere il risarcimento?”. La risposta è legata ai termini di prescrizione, ovvero i limiti di tempo stabiliti dalla legge per intraprendere un’azione legale.
In questo articolo analizziamo i termini di prescrizione nei casi di malasanità secondo la normativa italiana, approfondendo le differenze tra responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, le eccezioni, e il ruolo dello Studio Legale Carnevali & Grimaldi nell’assistere chi ha subito un danno medico.
1. Prescrizione per malasanità: qual è il termine generale?
Il Codice Civile italiano prevede che il termine ordinario per richiedere un risarcimento per malasanità sia di 5 anni. Tuttavia, questo periodo non decorre necessariamente dalla data in cui è avvenuto l’errore medico, ma dal momento in cui il paziente ha preso coscienza del danno e del suo collegamento con la condotta sanitaria.
Questa regola, nota come “decorrenza dalla conoscenza del danno”, tutela le vittime che scoprono l’errore solo dopo mesi o anni, come nel caso di diagnosi errate, trattamenti inadeguati o danni latenti.
2. Differenza tra responsabilità contrattuale ed extracontrattuale
Il tipo di rapporto tra paziente e struttura sanitaria o medico incide sui termini di prescrizione:
Responsabilità contrattuale (prescrizione 10 anni): si applica quando esiste un contratto, anche implicito, tra paziente e struttura sanitaria (ad es. ospedale pubblico).
Responsabilità extracontrattuale (prescrizione 5 anni): si verifica quando non vi è un rapporto contrattuale diretto, come in caso di intervento d’urgenza o pronto soccorso.
La maggior parte delle controversie per errore medico viene inquadrata nella responsabilità extracontrattuale, ma una valutazione corretta va fatta da un avvocato specializzato in diritto sanitario.
3. Quando decorre il termine di prescrizione?
Il momento in cui inizia a decorrere il termine di prescrizione è cruciale. Non coincide con l’evento dannoso, ma con la consapevolezza del danno da parte del paziente. Questo aspetto è fondamentale nei casi in cui il danno si manifesta gradualmente o in ritardo, come:
Diagnosi errate o mancate
Complicanze post-operatorie
Peggioramento di patologie a causa di cure inadeguate
Lo Studio Carnevali & Grimaldi supporta i pazienti nell’individuare correttamente il momento da cui far decorrere la prescrizione, evitando che il diritto al risarcimento per malasanità vada perso.
4. Interruzione e sospensione della prescrizione
In alcune situazioni, la prescrizione può essere interrotta o sospesa, permettendo di guadagnare tempo per agire:
Interruzione: avviene quando si compie un atto che manifesta l’intenzione di far valere il diritto, ad esempio una lettera di diffida inviata alla struttura sanitaria o l’avvio di un procedimento legale. In questo caso, il termine riparte da zero.
Sospensione: si applica in casi particolari, come nel caso di minori, persone incapaci, o in situazioni che impediscono di agire tempestivamente. Il termine resta congelato fino alla cessazione dell’impedimento.
L’assistenza di un avvocato esperto in malasanità è fondamentale per gestire correttamente tempi e strategie legali.
5. Perché è importante agire tempestivamente
Anche se la legge prevede fino a 5 o 10 anni per chiedere un risarcimento per danno medico, è essenziale non attendere troppo. Agire con tempestività consente di:
Raccogliere prove documentali (cartelle cliniche, referti, testimonianze)
Ottenere perizie medico-legali aggiornate
Evitare decadenze legate a interpretazioni sfavorevoli dei termini di prescrizione
Lo Studio Carnevali & Grimaldi raccomanda di contattare un avvocato specializzato non appena si sospetta un errore medico, per valutare tempestivamente la situazione e avviare le azioni più opportune.
6. Cosa fare se la prescrizione si avvicina
Se il termine di prescrizione è vicino alla scadenza e non è stata ancora avviata alcuna azione, è fondamentale agire immediatamente. In questi casi si può:
Inviare subito una lettera di diffida per interrompere la prescrizione
Avviare un’azione legale urgente per tutelare i propri diritti
Conclusioni
Conoscere i termini di prescrizione nei casi di malasanità è fondamentale per non perdere il diritto al risarcimento. Il termine varia in base alla responsabilità (5 o 10 anni), ma la decorrenza inizia dalla consapevolezza del danno e non dall’evento medico.
Lo Studio Legale Carnevali & Grimaldi offre assistenza legale completa per vittime di malasanità, aiutando i pazienti a rispettare i termini previsti, raccogliere prove e ottenere il giusto risarcimento per danni sanitari.
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