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Errore Diagnostico e Responsabilità Medica: Cosa Dice la Cassazione n. 17410/2023

  • studiolegalecarnev
  • 7 ott
  • Tempo di lettura: 2 min
Cassazione n. 17410/2023

Avv. Simone Grimaldi & Avv. Enzo Carnevali


Quando ci si affida a un medico per un esame diagnostico, si presume che la valutazione sia accurata e conforme agli standard clinici. Ma cosa succede se il medico interpreta l’esame in modo errato, causando un danno grave al paziente?

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17410/2023, ha affrontato proprio questo tema, stabilendo principi fondamentali sulla responsabilità medica in caso di diagnosi sbagliata.

Lo Studio Legale Carnevali & Grimaldi, con sede a Roma e operatività in tutto il Lazio, analizza questa pronuncia per aiutarti a capire quando un errore diagnostico può diventare un caso di malasanità e come tutelare i tuoi diritti.


I principi stabiliti dalla Cassazione

Questa pronuncia chiarisce alcuni punti chiave:

  • Il medico che esegue un esame diagnostico è responsabile della sua corretta interpretazione, anche se non è specialista nella materia.

  • La specializzazione non esonera dall’obbligo di diligenza previsto dall’art. 1176, comma 2, c.c.

  • Se il medico decide di refertare autonomamente, deve farlo con competenza e prudenza, altrimenti risponde per colpa professionale.

  • L’errore diagnostico può configurare responsabilità civile e penale, se ha causato un danno concreto al paziente.


Quando l’errore diagnostico diventa malasanità

Non ogni diagnosi sbagliata è perseguibile. Perché si possa parlare di malasanità, devono essere presenti:

  • Una condotta colposa del medico (negligenza, imprudenza, imperizia)

  • Un nesso causale tra l’errore e il danno alla salute

La Legge Gelli-Bianco (n. 24/2017) ha rafforzato la tutela del paziente, stabilendo che la struttura sanitaria ha l’obbligo di garantire cure sicure e conformi alle linee guida.


Come tutelarsi legalmente: il percorso da seguire

Se sospetti di aver subito un errore diagnostico, ecco i passaggi fondamentali:

1. Raccogli la documentazione sanitaria   Richiedi la cartella clinica, referti, esami e certificati medici.

2. Richiedi una perizia medico-legale   Un medico legale, insieme a specialisti, analizzerà il caso per verificare se c’è stata una violazione delle linee guida.

3. Avvia la mediazione obbligatoria   Prima di andare in tribunale, si tenta una risoluzione stragiudiziale con la struttura sanitaria.

4. Procedi con l’azione legale   Se non si raggiunge un accordo, si può agire in giudizio per ottenere il risarcimento.


Carnevali & Grimaldi: al fianco delle vittime di errore medico

Il nostro studio ha esperienza nella responsabilità sanitaria e nei casi di diagnosi sbagliate o tardive. Collaboriamo con medici legali e specialisti per costruire una difesa solida e ottenere il giusto risarcimento.

Se hai vissuto un’esperienza simile, contattaci per una valutazione gratuita e riservata del tuo caso.




 
 
 

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