Infezioni Ospedaliere: la Sentenza 9086/2021 della Cassazione Rafforza la Responsabilità delle Strutture Sanitarie
- studiolegalecarnev
- 28 ott 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 giorni fa

La Sentenza n. 9086/2021 della Corte di Cassazione Civile rappresenta un punto di svolta nella giurisprudenza italiana in materia di responsabilità sanitaria per infezioni nosocomiali. Secondo quanto stabilito dalla Suprema Corte, le strutture sanitarie sono responsabili delle infezioni contratte dai pazienti durante il ricovero, salvo che non dimostrino di aver adottato tutte le misure preventive previste per evitare il contagio.
Lo Studio Legale Carnevali & Grimaldi, analizza in questo articolo i principali contenuti e le implicazioni legali della sentenza, offrendo un punto di riferimento concreto per chi ha subito danni da malasanità.
Cosa sono le infezioni ospedaliere?
Le infezioni nosocomiali, o infezioni ospedaliere, sono infezioni che insorgono dopo almeno 48 ore dal ricovero in una struttura sanitaria. Possono colpire chiunque: pazienti operati, in terapia intensiva o ricoverati per patologie non infettive. Le più frequenti includono:
Infezioni urinarie da catetere
Infezioni respiratorie da ventilazione meccanica
Infezioni chirurgiche post-operatorie
Sepsi da dispositivi endovenosi
Sono spesso causate da batteri resistenti agli antibiotici e possono avere conseguenze gravi o letali.
Cosa ha stabilito la Cassazione con la sentenza n. 9086/2021?
La Corte ha stabilito che la responsabilità della struttura sanitaria è di tipo contrattuale: ciò significa che l’ospedale ha l’obbligo legale di garantire un ambiente sicuro e salubre. Se il paziente contrae un’infezione durante il ricovero, spetta alla struttura dimostrare di aver:
Applicato correttamente tutte le norme igienico-sanitarie
Attuato misure efficaci di prevenzione del contagio
Mantenuto condizioni ambientali conformi agli standard di sicurezza sanitaria
Se non riesce a fornire questa prova, sarà considerata responsabile del danno subito dal paziente.
Danni risarcibili in caso di infezioni nosocomiali
Un paziente che ha contratto un’infezione ospedaliera può ottenere un risarcimento dei danni, che può includere:
Danno biologico: per l’aggravamento dello stato di salute
Danno morale: per la sofferenza psico-fisica
Danno patrimoniale: per costi medici aggiuntivi, spese legali, perdita di reddito.
Cosa devono fare le strutture sanitarie?
La sentenza impone standard più elevati di prevenzione per le strutture sanitarie, che devono:
Applicare protocolli igienico-sanitari rigorosi
Monitorare continuamente le condizioni ambientali
Formare il personale medico e infermieristico su pratiche corrette di prevenzione
Mantenere tracciabilità e documentazione di ogni misura adottata
Conclusioni
La sentenza n. 9086/2021 della Corte di Cassazione ha segnato un punto fermo nella tutela dei pazienti, ribadendo che le strutture sanitarie hanno l’obbligo giuridico di garantire ambienti sicuri e privi di rischi evitabili, come le infezioni nosocomiali. Il principio fondamentale sancito dalla Corte è chiaro: la responsabilità della struttura scatta ogni volta che non riesce a dimostrare di aver adottato tutte le misure preventive necessarie.
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