Sepsi ospedaliera: quando si configura responsabilità medica e risarcimento
- studiolegalecarnev
- 26 giu
- Tempo di lettura: 2 min

Introduzione: cos’è la sepsi e perché è rilevante in ambito legale
La sepsi ospedaliera è un’infezione grave che può insorgere durante la degenza o a seguito di interventi chirurgici, cateterismi, infezioni trascurate o ritardi nelle diagnosi. È una delle principali cause di decesso evitabile negli ospedali italiani.
Quando la sepsi è la conseguenza di un errore medico, una diagnosi tardiva o una mancata profilassi antibiotica, si apre la strada a una possibile azione risarcitoria nei confronti della struttura sanitaria o dei singoli medici coinvolti.
Giurisprudenza di riferimento
Tra le pronunce più significative, si segnala:
Cass. Civ., Sez. III, sentenza n. 10756/2020, che ha confermato la responsabilità della struttura ospedaliera per non aver tempestivamente individuato e trattato un’infezione post-operatoria degenerata in sepsi, con esito letale.
La Corte ha chiarito che il ritardo nella diagnosi di sepsi o l’inadeguatezza del trattamento antibiotico possono integrare gli estremi della colpa professionale medica, anche quando il paziente presentava fattori di rischio preesistenti.
Quando è configurabile la responsabilità medica
La responsabilità si può configurare nei seguenti casi:
Ritardo nella diagnosi della sepsi, spesso scambiata con patologie minori
Mancata somministrazione tempestiva di antibiotici a largo spettro
Assenza di monitoraggio post-operatorio in pazienti a rischio
Mancato rispetto delle linee guida cliniche (es. protocollo “sepsis six”)
Errore nell’igiene delle apparecchiature (cateteri, drenaggi, ventilatori)
Risarcimenti possibili
In caso di sepsi ospedaliera, i danni risarcibili possono includere:
Danno biologico per invalidità temporanee o permanenti (es. amputazioni)
Danno da perdita di chance, se la diagnosi precoce avrebbe migliorato la prognosi
Danno morale e sofferenza psichica
Danno patrimoniale, per spese mediche, riabilitazione o perdita di reddito
Danno da perdita del rapporto parentale, in caso di decesso del paziente
Come ottenere giustizia: la procedura legale
Richiedere tutta la documentazione clinica, inclusi referti microbiologici e cartella infermieristica
Affidarsi a un medico-legale esperto per verificare la correttezza delle cure
Dimostrare il nesso causale tra condotta omissiva e aggravamento
Iniziare un tentativo di mediazione obbligatoria, come previsto dalla legge
Procedere con causa civile solo se necessario
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