Malasanità in ambito ostetrico e neonatale: quando rivolgersi a un avvocato
- studiolegalecarnev
- 3 lug
- Tempo di lettura: 2 min

Introduzione
La nascita di un figlio dovrebbe rappresentare un momento di gioia, ma purtroppo, in alcuni casi, può trasformarsi in un incubo a causa di errori medici o negligenze durante la gravidanza, il parto o nelle ore successive. Le vittime di malasanità ostetrica e neonatale hanno diritto a ottenere giustizia e risarcimento.
In questo articolo, lo Studio Legale Carnevali & Grimaldi approfondisce quando e come agire legalmente per danni da malasanità in ambito materno-infantile, con riferimenti a giurisprudenza consolidata e recenti sentenze della Corte di Cassazione.
Cos'è la malasanità ostetrica e neonatale?
Parliamo di malasanità in ambito ostetrico quando si verificano:
Errori nel monitoraggio della gravidanza (mancata diagnosi di patologie fetali)
Mancato riconoscimento della sofferenza fetale
Ritardi nell’esecuzione del parto cesareo
Uso improprio di strumenti come ventosa o forcipe
Errori neonatali nelle prime ore di vita del neonato
Le conseguenze possono essere gravi: sofferenza ipossica, paralisi cerebrale infantile, danni neurologici permanenti, fino alla morte perinatale.
Responsabilità medica: quando si configura?
In base alla giurisprudenza consolidata, affinché vi sia responsabilità medica è necessario dimostrare:
L’esistenza di un danno (alla madre, al feto o al neonato)
Il nesso causale tra la condotta sanitaria e il danno
La colpa del sanitario o della struttura (negligenza, imperizia, imprudenza)
La Cassazione Civile, Sez. III, Sentenza n. 18392/2017 ha stabilito che:
"In tema di responsabilità contrattuale della struttura sanitaria, incombe sul paziente l’onere di provare il nesso di causalità tra la condotta e l’evento dannoso; la struttura potrà essere esonerata solo dimostrando che l’esito negativo è dipeso da un evento imprevedibile e inevitabile."
Esempi di giurisprudenza: casi reali
1. Ritardo nell’esecuzione del parto cesareo
La Cassazione Civile, Sez. III, Sent. n. 122/2020 ha esaminato un caso di grave disabilità neonatale dovuta a un parto cesareo effettuato in ritardo:
"Il ritardo, se non giustificato da ragioni cliniche adeguatamente documentate, può costituire grave inadempimento con obbligo risarcitorio da parte della struttura sanitaria."
2. Diagnosi tardiva e perdita di chance
La Cassazione Civile, Sez. III, Sent. n. 12928/2020 ha precisato:
"La perdita di chance non si identifica con la semplice probabilità statistica di un esito favorevole, ma va intesa come la concreta possibilità, seriamente apprezzabile, di ottenere un risultato migliore se l’errore non fosse stato commesso."
Questa distinzione è rilevante in caso di diagnosi mancate durante la gravidanza, con esiti dannosi per il feto.
3. Danno da perdita del rapporto parentale
Nel caso della morte intrauterina o neonatale, la Cassazione Civile, Sez. III, Sent. n. 18392/2017 ha confermato:
"Il danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale è autonomamente risarcibile ed è soggetto a rigorosa allegazione e prova, soprattutto nei casi di morte prenatale."
Cosa può fare lo Studio Legale Carnevali & Grimaldi
Il nostro studio è specializzato in responsabilità medica, con un team dedicato che collabora con medici legali per l'analisi tecnica del caso.
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